Contenuto | SANTUARIO SANTA LIBERASANTUARIO DI SANTA LIBERA La maestosa gradinata che sostiene il sagrato della chiesa viene eretta nel 1923 come ringraziamento alla Madonna per gli scampati pericoli della Prima Guerra Mondiale. Ogni gradino porta inciso il nome di coloro che hanno contribuito alla sua edificazione. L’interno dell’edificio suggerisce la presenza di una stratificazione architettonica complessa. Negli ultimi decenni del Duecento è sede dell’antica pieve di Malo; nel Trecento la chiesa viene ampliata e alzata, le pareti dipinte con scene bibliche, poi cancellate nel Seicento. Durante il primo millennio si afferma il culto dedicato a Santa Maria, che diventa Santa Libera a partire dal Settecento. L’edificio presenta alcune opere di particolare valore artistico: l’altare maggiore con la quattrocentesca Madonna con il Bambino in pietra, l’altare delle Stelle, o dell’Addolorata, rinnovato nel 1670, l’altare del Crocefisso del 1690 e quello di Santa Libera del 1730-1740, sede di un dipinto di grande importanza e rarità. Si tratta di una delle più antiche raffigurazioni della Madonna nel vicentino, risalente ai primi decenni del Trecento. Il pittore vuole rappresentare con una semplice posa la madre di Dio gestante, avvolta in una veste popolare, lievemente sproporzionata nelle braccia che avvolgono il ventre prominente. L’intento sembra quello di indicare la Madonna come liberatrice dai pericoli e dai dolori del parto. Questa è un’iconografia piuttosto inconsueta che risale ai culti pagani; il dipinto, in particolare, conserva memoria della Dea Madre, propria della religiosità longobarda. Nell’Ottocento il grembo della Madonna viene censurato, per essere in seguito ripristinato. Al lato della chiesa si trova un ampio spazio verde dove si erge un imponente Monumento dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.(Foto Santa Libera a fine ottocento)
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