Le carte. Volume III: anni Ottanta
"Or, se mi mostra la mia carta il vero, non è lontano a discoprirsi il porto..." Sì, se leggo bene i segnali sto per arrivare, è quasi in vista l'approdo. Non è stato un viaggio per mare, ma piuttosto come seguire a ritroso l'andamento di un fiume, meandri, acque pigre, silenziose tra due fasce di folta vegetazione, un ingorgo di rami, sterpaglie, rovi. In certi momenti mi è parso di risalire una specie di Gange, come a Benares, in una luce livida (alba); sulla sponda di qua, a sinistra, roghi sparuti, fumi...e lontano lontano sull'altra sponda, appena visibile oltre la sterminata calotta del fiume, il paese evanescente dove aleggiano (nebbioline) i fantasmi scorporati delle cose e delle persone che hanno lasciato questa vita, forse anche di quelle che non sono mai nate... Bah, ci sarà qualcuno ad aspettarmi? Gente che si rallegri del mio ritorno, belle e sagge donne, amici... Qualcuno a cui possano interessare, forse, piacere, le cose che ho raccolte per strada, portate a casa e ostinatamente ripulite?" (da un abbozzo di "carta" inedita) l.m. Risvolto di copertina dell'edizione Rizzoli, Milano 2000
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