Maestri
Che cos'è un'educazione? Che correlazione c'è fra imparare e vivere? E cosa succede se nella vita si voleva soprattutto imparare, e ci si è trovati invece a insegnare e scrivere, "confondendo un po' i due processi"? Lo racconta nei suoi libri Luigi Meneghello, uno degli scrittori più insoliti e significativi del secondo Novecento. Marco Paolini nella prefazione ricorda con affetto gli incontri con Meneghello, che aveva "il raro dono di farti dubitare di te stesso, di lasciarti il dubbio che in fondo se fai troppe cose non puoi mica farle bene". Nelle pagine raccolte in questo volume l'esigenza di precisione e intensità, il rigore etico, l'ironia si sprigionano da una scrittura scintillante, caratterizzata dalla frizione fra alto e basso, fra parlato e scritto, nonché da triangolazioni fra italiano letterario, dialetto vicentino e lingua inglese. Maestri è un viaggio attroverso le figure decisive per la formazione culturale e morale di Meneghello, conosciute in aule scolastiche e universitarie, da partigiano e da "dispatriato", che hanno fatto maturare in lui la coscienza del rapporto fra "autentico" e "inautentico": in altre parole il senso del "dovere elementare, testimoniando sui fatti della patria e nostri, di non raccontare balle".
Retro di copertina dell'edizione Rizzoli, Milano 2009 | |
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